martedì 8 giugno 2010

OLI 264: IMMIGRAZIONE - Quando ad essere incostituzionale è una legge del centro – sinistra

La Corte Costituzionale con sentenza n. 187/2010 del 26 maggio, ha dichiarato l'illegittimità' costituzionale dell'art. 80, comma 19, L. 388/2000, nella parte in cui richiede il possesso della Carta di soggiorno ai fini della concessione agli stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio dello Stato dell'assegno mensile di invalidità.

Per ottenere la Carta di soggiorno la legge sull’immigrazione richiede il possesso di un reddito minimo ed il soggiorno in Italia da almeno 5 anni. Di recente, la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo ed illogico che si richiedesse indirettamente la disponibilità di un reddito per l'erogazione di misure mirate a supplire all'incapacità della persona di produrre reddito. Rimaneva, però, il requisito di soggiorno quinquennale.

Ora la Corte dichiara illegittimo (in materia di assistenza destinata a garantire il sostentamento minimo della persona), qualsiasi discrimine tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti fondato su requisiti diversi dalle condizioni soggettive. Ciò contrasta con il principio sancito dall'art. 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, per come esso e' interpretato dalla Corte di Strasburgo.

La sentenza dà quindi un colpo definitivo ad una norma (art. 80, comma 19, L 388/2000) che usava la Carta di soggiorno (introdotta per semplificare la vita burocratica di chi soggiorna in Italia da più di 5 anni), per escludere molti cittadini immigrati dal diritto alle misure di assistenza sociale.

Tale norma è stata introdotta, appunto, nella legge finanziaria del 2000. Allora non governavano Bossi e Fini ma un governo di centro sinistra (Ulivo, PDCI, UDEUR, Indipendenti): presidente del consiglio Giuliano Amato, ministro della solidarietà sociale Livia Turco, ministro della Economia e delle Finanze Ottaviano del Turco. Questo spiega il grande ritardo della politica sull’immigrazione e la grande fatica che incontra l’integrazione nel nostro paese.

(s.z.)

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